IL METODO FREQUENCY™
20 Agosto 2023LE FREQUENZE DEL CERVELLO
22 Agosto 2023Partendo dal presupposto che tale frequenza è stata alla base dell’accordatura degli strumenti a corda a cavallo tra il 700’ e l’800’, tra i più famosi ad adoperarla erano Mozart e Bach.
Giuseppe Verdi, instaurò, insieme al Governo italiano dell’epoca, un movimento di utilizzo di tale frequenza, proprio per il benessere che tale accordatura generasse. Difatti, l’intonazione a 432 Hz usa un linguaggio basato sull’8 (essendo multiplo di 8) e sulla sezione aurea, mentre la musica standard a 440 Hz usa un linguaggio arbitrario e casuale. L’AUMega Music è una comunità di musicisti nella quale elaborano musica a 432 Hz, promotore ne fu Bosman. Uno dei primi test fatti nel 2005 con la musica di Bosman aveva proprio lo scopo di vedere se la musica a 432 Hz influisca o meno sul sistema nervoso centrale.
Non tutta la musica a 432Hz ha effetti positivi infatti i brani con i bpm più alti quindi più veloci provocano effetti negativi come aumento di pressione arteriosa.
Ritornando alla musica a 432 Hz, nel campo acustico, ovvero a musica suonata da strumenti, anche se l’uso di corde in tensione siano accordate a 432 Hz, si hanno problemi a generare sorgenti sonore matematicamente perfette, cosa invece che riesce a creare la musica elettronica. Questo perché uno strumento acustico è sottoposto a delle variazioni in base al materiale, all’umidità, alla temperatura, nonché alle rifrazioni dovute alla risonanza per registrare l’onda acustica attraverso un microfono.
Di contro, la musica basata su intonazioni non scientifiche come il LA a 440 Hz, che stimola lo stato Beta del cervello (stato di veglia), porta il sistema nervoso a uno stato di vigilanza e di poca profondità di pensiero, disattivando capacità cognitive più elevate.
Negli studi di John Jenkins, del Royal College of Physicians, pubblicati nel 1993 sul “Journal of the Royal Society of Medicine”, si affermava che facendo suonare, in particolare, la sonata K448 di Mozart per 10 minuti al giorno a pazienti affetti da epilessia, era possibile ridurre gli attacchi epilettici, anche nella sindrome di Lennox-Gastaut, epilessia infantile.
Effetto Mozart
Si intende l’effetto di coerenza neurale che esercitano rispettivamente la musica di Mozart e la musica Barocca del tempo, con un’esecuzione di range di frequenze acute le quali sono più accentuate nel cervello degli ascoltatori. Alcuni ricercatori scoprirono che, dopo l’ascolto prolungato di Mozart, la memoria e il QI delle persone aumentavano notevolmente anche se per brevi periodi, mentre sugli animali questo potenziamento neurale si allungava per giorni interi.
Sullo stesso binario troviamo l’effetto Ananda, ovvero, l’effetto Mozart implementato da una giusta sincronizzazione biemisferica, stimolata dall’uso di strumenti intonati a 432/256 Hz. Questa intonazione stimola il cervello a lavorare con gli 8 hertz, frequenza che sincronizza i due emisferi.
Anche le sonate di Bach presentano la stessa struttura metrica e dunque indurre lo stesso effetto Mozart.
Ma come per tutte le “cure alternative” che non sia ad impatto farmacologico, nonostante esistano centinaio di studi che confermano l’influenza delle alte frequenze sul cervello, molti ricercatori sono ancora scettici sul beneficio indotto dalla musica a 432 Hz.
Ad oggi la frequenza di intonazione è la 440 hertz, uno dei primi ad intonare gli strumenti su tale frequenza fu Wagner all’inizio del 900’. Storicamente il LA a 440 hertz fece la sua comparsa con le bande militari russe e austriache, ma nel 1917 sembra che l’American FEderation of Musicians abbia accettato il LA a 440 Hz come intonazione standard e che nel 1920 lo fece anche il governo americano. Solo nel 1938 la Commissione Acustica della Radio di Berlino richiese alla British Standard Association di organizzare un congresso a Londra per convincere l’utilizzo dell’intonazione a 440 Hz della radio tedesca. In Europa questa “spinta” ingiustificata verso l’intonazione a 440 Hz fu imposta alla prima conferenza internazionale organizzata dal ministro della Propaganda Nazista Paul Goebbels, che la presentò come l’intonazione ufficiale della germania. Questa spinta fu molto sostenuta dalla Chiesa e dalla nobiltà europea che basandosi sugli studi del Quadrivium sulla capacità della musica di amplificare e modificare sia l’uomo sia lo stato mentale dell’ascoltatore. La curiosità dietro la scelta da parte di Goebbels, si presuppone che fu ordinata da Hitler, il quale era un estimatore di Richard Wagner che come accennato utilizzava l’intonazione a 440 Hz.