Dai videogiochi al trattamento dei sintomi infiammatori
24 Maggio 2023METODO FREQUENCY™ E SINTOMI OVARICI
6 Giugno 2023METODO FREQUENCY™ E ARTROSI
Partiamo dalla premessa che il Metodo Frequency™ è un metodo olistico “attualmente” usato per intervenire sui sintomi di uno o più specifico disturbo fisiologico, ma, ciò non toglie che nel tempo, testando, e applicando il metodo a più casi e disturbi fisiopatologici, non possa essere usato come uno strumento di cura vera e propria, soprattutto sviluppando specifici dispositivi mirati a questo scopo. Detto questo nel testare il metodo su diverse sintomatologie, il Dott. Peduto si è imbattuto in alcuni casi di artrosi, che, trattandoli con il suo metodo ha riscontrato dei benefici evidenti e importanti.
L’artrosi o osteoartrosi è una malattia di natura reumatica cronica degenerativa, ovvero che tende a peggiorare nel tempo in quanto porta alla progressiva perdita delle normali componenti anatomiche che formano le articolazioni, in particolare la cartilagine.
L’artrosi non deve essere confusa con l’artrite poiché è una malattia infiammatoria e non degenerativa (suffisso -ite “infiammazione”, suffisso -osi “degenerazioni”).
Le cause dell’artrosi possono essere di diversa natura e tendenzialmente le percentuali di manifestazioni aumentano con l’aumentare dell’età.
- Fattori reumatici;
- alterazioni ormonali (come nelle donne nei casi di menopausa precoce);
- continua usura articolare da stress infiammatorio sportivo o da lavoro usurante;
- ereditarietà;
- fattori ambientali;
tutti questi possono esserne le cause.
L’artrosi colpisce una o più complessi articolari, cioè colpisce tutta l’apparato articolare, sia dei tessuti molli, come tendini, capsula articolare, sia tessuti duri, come cartilagine e ossa. Questo avviene perchè si crea una riduzione dell’irrorazione vascolare dell’articolazione a discapito dell’apporto nutritivo, sia proteico che minerale, all’articolazione; poichè la cartilagine è un tessuto poco vascolarizzato ne diventa il tessuto più colpito dall’artrosi. Questa mancata vascolarizzazione può essere dovuta anche ad una riduzione dei fattori chimici che si occupano di mantenere un vaso elastico, provocando così rottura dei capillari e perdita dei metaboliti per nutrire i tessuti.
I principali sintomi dell’artrosi includono:
- Dolore: Dolore e rigidità delle articolazioni interessate, spesso peggiorano con il movimento.
- Riduzione della mobilità: L’artrosi può limitare la capacità di muovere liberamente le articolazioni colpite.
- Gonfiore: Possono verificarsi gonfiore e infiammazione intorno alle articolazioni.
- Scricchiolio: Talvolta, si può avvertire uno scricchiolio o un suono simile al crepitio quando si muove l’articolazione
Le principali regioni dove si manifesta l’artrosi sono le seguenti articolazioni:
- coxofemorale (coxoartrosi);
- ginocchia (gonartrosi);
- mano (rizoartrosi);
- rachide (artrosi vertebrale).
Il Metodo Frequency™ come interviene sull’artrosi?
Il metodo in questo caso utilizza una specifica frequenza denominata Osteomuscolare High, la quale stimola, nell’area da trattare, il rilascio di ossido nitrico. L’ossido nitrico è un gas prodotto naturalmente dall’organismo, per permettere la comunicazione fra le cellule. Formata da un atomo di azoto unito ad un atomo di ossigeno, l’ON partecipa alle funzioni vitali dei principali sistemi organici. Le cellule immunitarie, vascolari e neuronali rilasciano un costante livello di ON in cicli ritmici chiamati “sbuffi”. Questo livello basale di ON rilassa le cellule e le mantiene in un moderato stato di allerta. Quando le nostre cellule individuano un virus, un batterio e dei radicali liberi, si attivano e producono più ON.
Nel caso dell’artrosi, l’ON rilasciato nella zona artrosi permette di migliorare il fattore elastico dei vasi permettendo così di avere maggiore vascolarizzazione e maggiore vasodilatazione, promuovendo così un maggior apporto di nutrienti, proteine e minerali, attraverso il sangue, favorendo così l’effetto antidolorifico, antinfiammatorio.
La somma di più applicazioni, in media cinque, ognuna da 20 minuti, permette, oltre ad avere un effetto antidolorifico, anche una riduzione della degenerazione, che può essere verificata dai valori ematici e di diagnostica per immagine, dove VES, PCR, Anticorpi contro le proteine citrullinate (ACPA/anti-CCP) ritornano a valori pressoché normali e rx di controllo mostrano un miglioramento dei capi articolari colpiti dall’artrosi.
La frequenza viene sviluppata dall’app Frequency 1.0 e tramite la tecnologia bluetooth inviata al dispositivo Woojer, o ad altri attuatori aptici con le medesime caratteristiche.
Il dispositivo viene applicato sulla zona da trattare, si può trattare anche più zone contemporaneamente con più dispositivi o posti in connessione tra di loro con uno jack da 3,5’’ oppure con più tablet o cellulari si attivano più dispositivi.
Il limite del metodo dipende dalle barriere anatomiche che si interpongono tra l’area artrosica da trattare e l’area di contatto col dispositivo che fungono da semi-isolanti acustici. Questo cosa significa, che, maggiori, saranno i tessuti in tra-mezzo, come grasso, muscoli, gradi articolari non rivolti verso l’esterno come nel caso delle articolazioni vertebrali), minore sarà l’efficacia del metodo, perché si avrà maggiore resistenza alla frequenza, di contro, meno saranno i tessuti molli tra l’articolazione e il dispositivo, maggiore saranno i risultati, come ad esempio in caso di una coxartrosi, poiché la testa del femore anatomicamente è rivolta verso l’esterno (dato che l’osso funge da cassa di risonanza) ed è poco ricoperta da tessuto molle, migliore sarà l’arrivo della frequenza favorendo così una maggiore efficacia del metodo, sia nel breve tempo, con effetti antidolorifici, sia a lungo termine con effetti di rallentamento nella degenerazione.